Quarto post di combattimentoChun Li, proprio quando ormai era sicura che avrebbe preso in pieno il suo nemico, si accorse in realta' di essere perduta.
Spalancando gli occhi per lo stupore, vide le braccia del suo avversario trasformarsi in tentacoli puntuti, agitati in movimenti vorticosi, delle fruste appuntite il cui tocco non doveva essere proprio cosi' piacevole.
E Chun Li sapeva di non poterle evitare.
Non aveva alcun appoggio che le consentisse di modificare la sua traiettoria.
Che cosa poteva fare? C'era ancora qualcosa che poteva fare, o era tutto inutile, e l'incontro si sarebbe concluso li'?
No, questo non poteva accettarlo.
Ma non poteva rinunciare alle gambe per combattere. Le gambe erano il suo punto di forza, oltre che le uniche componenti che avrebbero potuto tenerla in piedi.
L'unica cosa che poteva fare, per quanto l'idea non le piacesse affatto, era cercare di ridurre i danni al meno possibile.
Si raggomitolo' su se' stessa, afferrandosi le ginocchia e premendole contro il busto ripiegato, cercando di proteggere il piu' possibile testa e gambe.
Presto si trovo' nel vortice acuminato delle fruste. Senti' diverse fitte su alcune parti del corpo, mille ferite aprirsi sulla pelle. Si morse il labbro, concentrandosi sulla traiettoria della sua caduta.
Atterro' ai piedi del nemico, in posizione raccolta, le ginocchia flesse, la testa ripiegata a toccare con esse, le mani poggiate a terra per darsi una spinta.
In pochi, brevissimi istanti, fece l'inventario del danni.
Le braccia erano ferite, aveva due tagli netti su quello destro e alcuni piu' lievi su quello sinistro; una delle ginocchia era sbucciata, sentiva alcuni piccoli tagli sui polpacci. Ma le ferite piu' profonde erano sulla schiena: sentiva il sangue strisciarle giu' per la schiena da alcune ferite, non avrebbe saputo dire quante, forse tre o quattro.
Non era messa granche' bene, penso' contraendo i muscoli della bocca.
Ma ora era arrabbiata. E anche molto.
Senza soffermarsi piu' di un istante sulle sue ferite, Chun Li si diede la spinta sui piedi e salto' in alto, arrivando su per giu' all'altezza del capo del suo avversario, superando la barriera creata dal vortice di fruste. Quindi, avrebbe poggiato pesantemente una mano sulla testa del nemico e, contemporaneamente, avrebbe fatto partire una ginocchiata (caricata di
1 ene) che l'avrebbe colpito sul mento.
Se il colpo, grazie alla sua velocita' e ad una specie di effetto-morsa, fosse andato a segno, avrebbe scagliato un ennesimo calcio, con la gamba opposta a quella utilizzata per la ginocchiata, per colpirlo a gamba tesa approssimativamente sul petto. Appoggiandosi completamente su di lui con il piede, l'avrebbe trascinato giu', in modo da portarlo con la schiena a terra.
Avrebbe poi cercato di superarlo, portandosi alle sue spalle, a qualche metro di distanza.
Aveva bisogno di prendere tempo.
Non era uscita sicuramente indenne da quell'attacco.
CITAZIONE
Energia X: 3 ene
Fatica: 15%
Danni:
Mani: 5%
Gambe: 5%
Braccia: 5%
Schiena: 10%
Edited by benoit4ever - 13/11/2006, 21:52